Finalmente è arrivata un po’ di neve, giusto in tempo per la ciaspolata di questo mese!
La destinazione prescelta è l’Alpe Lendine, diventata in un certo senso famosa dopo le nevicate da record del 2014, quando sui tetti delle piccole baite dell’alpe si erano accumulati 2 metri di neve.
Quest’anno non è ancora arrivata così tanta neve, ma questa piccola conca mantiene comunque un gran fascino.
La partenza avviene dal parcheggio della chiesa di Olmo (frazione del piccolo comune di San Giacomo Filippo) a pochi chilometri da Chiavenna. Il centro del paese si trova a circa 500m slm ma per raggiungere la frazione di Olmo bisogna salire lungo una stretta strada di montagna per ben 18 tornanti, fino ad arrivare a circa 1050m slm.
Il sentiero inizia praticamente dal parcheggio, infatti si salgono le strette scalinate a lato della chiesa e in cima si trovano i primi cartelli: a destra per l’alpe Lendine e a sinistra per l’alpe Laguzzolo. Seguiamo per l’alpe Lendine, passando in mezzo alle abitazioni della piccola frazione, dopo pochi metri giungiamo ad un bivio, a sinistra il sentiero inizia a salire costeggiando degli ampi prati, mentre dritto davanti a noi perde leggermente quota e continua a passare tra le abitazioni. Noi prendiamo il sentiero di sinistra. Inizia ad esserci un po’ di neve, dopo pochi metri ci infiliamo le ciaspole (si potrebbe salire con i soli scarponi senza problemi, ma avendo le ciaspole tanto vale usarle…).
In brevissimo tempo raggiungiamo l’alpeggio Zecca, un gruppo di baite ammassate tra loro che segnano il limitare del bosco di larici. Bosco nel quale ci infiliamo senza indugi.
Inizia ora la parte più lunga e in parte monotona dell’escursione, infatti quasi tutto il sentiero si snoda all’interno di questo ampio bosco di larici. È un continuo saliscendi e si prende quota molto lentamente. Nel periodo estivo probabilmente l’attraversamento del bosco risulta decisamente monotono, ma con la neve tutto il paesaggio diventa più gradevole, e i larici ormai spogli permettono la vista sulle cime circostanti (avvolte da un candido ed estremamente luminoso manto nevoso).
Siamo nella valle del Drogo e arrivati circa a quota 1450m troviamo il primo di due ponticelli che ci permettono l’attraversamento dell’omonimo torrente. In caso di forti nevicate entrambi i ponticelli risultano completamente saturi di neve, quindi vi ritroverete a camminare a livello delle sponde dei ponticelli.
A partire dal primo ponticello iniziano una serie di rapidi tornanti che ci fanno (finalmente) guadagnare un po’ di quota, ed infatti dopo pochi minuti sbuchiamo dal bosco e ci ritroviamo a pochi metri dall’alpe. In tutto la salita ci ha richiesto circa due ore e mezza.
Sembra di osservare un presepe a grandezza naturale, con tutte quelle piccole baite ricoperte da 70-80 cm di neve fresca e incontaminata. Sembra un piccolo paradiso, ma le continue raffiche di vento che sollevano grandi quantità di cristalli di neve ci ricordano che non stiamo sognando.
Finalmente riusciamo a testare a fondo le ciaspole su neve fresca: salendo su un piccolo rilievo a monte delle baite sprofondiamo di quasi 60 cm, senza le ciaspole finiamo dentro fino alla vita… ci saranno circa 150 cm di neve. Salire diventa davvero faticoso, ma la neve rende tutto più bello e la fatica è ben accetta!
Dopo aver mangiato qualche panino, girato un po’ l’alpe e fatto una piccola esercitazione con l’Arva, decidiamo di scendere.
Si potrebbe compiere un giro ad anello andando a raggiungere l’alpe Laguzzolo, ma non troviamo nessuna traccia battuta, e decidiamo di non rischiare, quindi ci rimettiamo sul sentiero dell’andata, stavolta il bosco risulta parzialmente illuminato dal sole rendendo il paesaggio ancora più bello, si aprono anche ottimi panorami verso il gruppo del Badile.
La neve copre tutte le asperità del terreno, quindi riusciamo a procedere con un ottimo passo, in circa un’ora e mezza siamo al parcheggio.
Dati dell’escursione:
23/01/2015
Ora di partenza: 9.40
Tempo totale (pranzo compreso): 5.40 ore
Dislivello in salita (e discesa): 680m
Quota massima: 1730m
Quota minima: 1050m
Tempo di salita: 2.41 ore
Tempo di discesa: 1.37 ore
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