Distro 100% italiane 2/2

Eccoci alla seconda parte della panoramica sulle distro di casa nostra:

ArcheOS
Questa distro basata su Kubuntu è pensata appositamente per l’archeologia (è l’unica che io conosco), e trovo che sia una bellissima cosa che anche in campi così di nicchia si possa contare su linux! La lista dei pacchetti specifici presenti è davvero lunga (io non ne conosco neanche uno!)

Distro 100% italiane 1/2

Vi siete mai chiesti quante distro di linux/BSD sono 100% italiane?

Eccovi una rapida carrellata:

Sabayon
Penso che tutti la conoscano, questa è una delle distro più curate dal punto di vista estetico (date un’occhiata al sito e ve ne renderete subito conto), inoltre è molto aggiornata e fornisce di default tutte le chicche grafiche più in voga. Questa distro è basata su Gentoo. Continua a leggere Distro 100% italiane 1/2

Evoluzione della specie parte quarta: finalmente libero!

Dopo il mio Celeron, sono passato attraverso altri 3 computer:

  1. un portatile Toshiba (ormai quasi defunto) vinto ai tempi delle Olimpiadi di Informatica
  2. un Desktop che attualmente ricopre principalmente il ruolo di file server
  3. e un portatile Acer che seppur quasi cieco (ha seri problemi con la scheda video) svolge il grosso del lavoro

in questi 6 anni e mezzo sono sopravvissuto a windows ME e windows XP, per giungere a 2 sistemi completamente linux-based (non in dual-boot), prima con Slackware e ora con Gentoo (da qui il titolo).

Dal punto di vista delle mie conoscenze sono passato dai soli assembly e C a Java, C++, PHP, JSP, SQL, OQL, SPARQL, Xquery,…
da HTML a xHTML, CSS, XML, XSD, RDF, OWL,…
e con 1 tesi e mezza alle spalle ho imparato per forza di cose LaTeX

In conclusione direi che la mia evoluzione sta procedendo bene, se penso da dove sono partito mi vengono le vertigini 😛

Pagelle universitarie

Visto che tra non molto il capitolo università sarà chiuso, vorrei tirare un po’ le somme, evidenziando i pregi ed i difetti dell’università italiana così come l’ho potuta vivere io.

università

Capitolo docenti: voto6.5

Il voto è una media tra l’8 (e in alcuni casi anche 9) dei docenti dei corsi di livello avanzato (spesso si tratta di docenti giovani) che si sono dimostrati molto preparati, aggiornati e disponibili ed il 5 (tendente al 4) dei docenti dei corsi di base che spesso sono poco motivati, “arrabbiati con il mondo intero” e a volte anche poco preparati. In mezzo poi ci sta un buon numero di docenti che “non lasciano il segno” (nè in positivo nè in negativo).

Ovviamente ci sono anche i casi patologici:

  • professori di analisi che non sanno nemmeno scrivere Fourier (e scrivono Fourié)

Capitolo Corsi: voto 4

Su questo argomento il voto non lascia dubbi: secondo me l’organizzazione dei corsi (quanto meno per il mio corso di studi, Ingegneria Informatica) è completamente errata.
Non vedo la necessità di obbligare gli studenti a superare la bellezza di 7 esami di carattere matematico + 5 di carattere fisico-chimico in un corso di studi che dovrebbe formare specialisti informatici, soprattutto perché, essendo il numero di crediti totale fisso, si toglie spazio a discipline informatiche che meriterebbero ben più di una semplice introduzione. Non sto dicendo di togliere le discipline matematiche e/o fisiche però un loro ridimensionamento lo vedo sicuramente necessario.

Se un ingegnere informatico si troverà a dover affrontare un problema matematico (o fisico) particolarmente complesso, è più che lecito pensare che sarà quanto meno supportato da un suo collega matematico (o fisico).

Detto in maniera più concisa secondo me i corsi universitari dovrebbero essere molto più specialistici.

Capitolo studenti: voto 5

Il voto anche in questo caso è negativo. Il livello medio delle matricole è veramente basso, sembra quasi che molta gente si iscriva all’università solo perché è di moda, la percentuale dei promossi, soprattutto nei corsi del primo anno, è scandalosamente bassa (ho avuto corsi con 3 promossi su 170!).
In questo caso il problema lo associo ai cosiddetti “figli di papà”: purtroppo l’università attualmente è piena di studenti che seguono le lezioni solamente perché non sanno come passare il tempo, tanto non si devono preoccupare di laurearsi in 10 o più anni (magari cambiando corso di studi più e più volte per seguire la moda) perché i loro genitori funzionano come dei bancomat infiniti.
L’università non è la scuola “dell’obbligo”, una persona non interessata non è obbligata ad andarci!!!

Non dico di ripristinare il numero chiuso per tutti i corsi però una soluzione è necessaria.

Capitolo software: voto 6-

In questo campo sono sicuramente stati fatti passi avanti: ci sono esami dove si usa esclusivamente linux, altri dove si è liberi di scegliere tra windows e linux e altri (la maggioranza) dove si usa software commerciale disponibile solo per windows. Tuttavia si può sicuramente fare di più per promuovere l’uso di software opensource (che nella maggioranza dei casi è sviluppato proprio in ambito accademico), soprattutto da parte dei professori, i quali sono troppo spesso legati stabilmente a windows senza valide motivazioni. È ancora molto raro, infatti, vedere professori con installato linux sui propri portatili (spesso sono gli assistenti ad essere più “propositivi” in questo senso).
Da notare comunque che là dove i professori non arrivano, arrivano gli studenti, infatti un gruppo di studenti della mia università si è messo d’impegno e ha creato Polibuntu, una distribuzione pensata apposta per gli ingegneri…

Concludendo, l’università italiana secondo me è ancora troppo statica e poco pronta a reagire ai cambiamenti della società e della tecnologia, ci vorrebbe un ricambio generazionale ai piani alti per portare una ventata di energia e vitalità.

EOF

Una birra al mese: Lutece

La prima cosa che salta all’occhio di questa ottima birra francese è la bottiglia, infatti eccezion fatta per il colore (marrone) si tratta di una classica bottiglia da spumante (75cl)

Lutece
Questa birra è un ottimo esempio di birra ale belga (anche se la birra è francese), si presenta di un bel colore ambrato e con una schiuma molto persistente.
La gradazione alcolica è abbastanza sostenuta (6,4%), ma ben coperta dal gusto corposo e deciso.
La bottiglia “fuori dal comune” ne fa un’ottima idea regalo!
EOF

Evoluzione della specie parte terza: inizia la Navigazione!

Dopo il mio caro 386, nel 1999 è arrivato il mio altrettanto caro Celeron:

CPU: Celeron 466Mhz
RAM: 64MB (poi diventati 192MB)
HD: 4 GB (poi diventati 4 + 20)

evoluzione

Il passo è stato molto grande: da windows 3.1 a windows 98, dall’isolamento ad internet, da windows a linux, dai giochi alla programmazione seria.

Ma andiamo con ordine:

  • Da windows 3.1 a windows 98: le cose che mi colpirono maggiormente furono gli ipergalattici screensaver (il labirinto era favoloso… ho pianto quando con win XP non l’ho più trovato) e i temi di Plus! (i temi più brutti che siano mai stati concepiti)
  • Dall’isolamento ad internet: la mia prima connessione, Netscape Navigator, il web 1.0, la casella email da 5 MB, il modem 56K, che nostalgia…
  • Da windows a Linux: il partizionamento del disco, la mia prima distro (Mandrake 7.0) [di questa non ricordo granché], la mia seconda distro (Red Hat 7.0) [anche di questa non ho molti ricordi], la mia terza distro (Red Hat 7.1) [con questa invece ci ho giocato molto], un mondo nuovo tutto da scoprire…
  • Dai giochi alla programmazione seria: questa è stata probabilmente la novità che ha inciso maggiormente su quello che sarebbe stato il mio futuro informatico: ho imparato a programmare in C e in assembly, ho imparato l’HTML, ho scritto i miei primi programmi “non didattici”, il mio primo sito,…

Ci avviciniamo alla fine di questa evoluzione, nell’ultima puntata vedremo cosa sono diventato grazie ai (o per colpa dei?) computer.

Evoluzione della specie parte prima: PRINT “Ciao Mondo”

Senza motivo apparente oggi mi sono messo a ripensare ai miei esordi informatici, così ho deciso di raccontare la mia esperienza (o evoluzione) informatica in una serie di post. Partiamo dal primo.

10 PRINT “Ciao Mondo”

20 END

Il primo fortuito contatto con queste cose chiamate computer avvenne sul finire degli anni ’80 quando avevo pressappoco 6/8 anni, l’aggeggio in questione era un Commodore 16 di seconda mano (nel senso che il suo proprietario originale si era stancato di usarlo e me lo aveva regalato).

sigh! sigh! che nostalgia! Continua a leggere Evoluzione della specie parte prima: PRINT “Ciao Mondo”